Cui prodest?
Credere nella sincerità di una affermazione o di una proposta in campo politico pare essere diventato, oggi più che mai, sinonimo di ingenuità infantile, quando non addirittura di vera e propria stupidità. In questo campo la dietrologia, la ricerca di un secondo, terzo o quarto fine occulto perseguito attraverso i più astrusi machiavellismi pare essere strategia minimale di legittima difesa. E, dunque, la domanda chiave che il politico navigato e il cittadino comune sono abituati a porsi ormai quasi automaticamente è “Cui prodest? A chi giova? Chi ci guadagna?”.
Si arriva a vertici surreali del genere: Tizio afferma che due più due fanno quattro. Caio replica: E chi ci guadagna? Tizio, cadendo dalle nuvole, spiega che non ci guadagna nessuno , è semplice matematica. Al che Caio, fattosi rosso in viso per la collera, proromperà in un “Ma mi prendi proprio per scemo?”.
L’esempio matematico, tra l’altro, è forse uno dei più infelici. Ormai i cittadini, in anticipo sull’uscita dei dati elettorali, sono abituati a concentrare la propria curiosità sul nuovo modo che gli sconfitti si inventeranno per passare per vincitori. E sempre nel campo dei numeri, non c’è nulla di più aleatorio di una percentuale in bocca a un politico. Non ne troverete mai due che interpretino il dato in modo uguale, per poco che militino in campi appena appena dissimili.
Dunque, anche noi, con la nostra proposta del ‘No al male minore’, diamo per scontato di essere sottoposti al vaglio del ‘cui prodest’ e siamo particolarmente curiosi di vedere quali e quante seconde intenzioni ci verranno attribuite, quali loschi interessi saremo accusati di perseguire.
Nel frattempo proveremo a cercare di immaginare alcune delle obiezioni più comprensibili, o meno insensate, che ci verranno opposte nonché le accuse che ci verranno lanciate. Proveremo anche a proporre le nostre arringhe a difesa e il visitatore o l’interlocutore trarranno le loro conclusioni.
Questa è una sezione in lavorazione e sarà implementata nei prossimi giorni. Se nel frattempo vorrete cominciare a obiettare ci aiuterete a chiarirci reciprocamente.
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